Shiatsu: prendersi cura di se in modo naturale

lunedì 30 gennaio 2012

Il mio biglietto da visita

Tabiano e dintorni


Tabiano Bagni, oltre ad essere una località di rilevanza europea per la cura di numerose malattie delle vie respiratorie, si trova al centro di una provincia, quella di Parma, ricchissima di zone di grande interesse storico e culturale. I numerosi edifici, risalenti a diverse epoche storiche, sono stati, grazie ad un'intelligente politica di recupero e valorizzazione, in molti casi, restaurati ed aperti al pubblico, dando così la possibilità a numerosi turisti di ammirare, oltre alle vestigia di un lontano passato, mostre ed esposizioni di grande interesse.
Da segnalare, nei dintorni, i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, tra cui la celebre Rocca Sanvitale di Fontanellato, la Rocca Meli Lupi di Soragna, la Rocca Viscontea di Castell’Arquato, i Castelli di Torrechiara, Gropparello e Vigoleno, la Fortezza di Bardi e la Reggia di Colorno oltre al castello di Tabiano, di proprietà privata.
Meritano un particolare accento le Terre di Giuseppe Verdi, con la Casa Natale e la Chiesa di S. Michele alle Roncole, il Teatro e Casa Barezzi a Busseto e la stupenda Villa di S. Agata, luoghi di visita indispensabili per gli amanti della musica lirica. Di rilevante importanza è anche il Mondo Piccolo di Guareschi, il celebre scrittore padre di Don Camillo e Peppone.
Da non tralasciare anche gli itinerari enogastronomici: la Strada del Culatello di Zibello (oltre al Parmigiano-Reggiano e la Fortana del Taro), che si snoda nella Bassa Parmense lungo il Fiume Po, la Strada del Prosciutto di Parma(oltre ai vini dei Colli di Parma e al tartufo Nero di Fragno) nella fascia collinare, la Strada del Fungo Porcino di Borgotaro nella zona montana e la Strada dei Vini dei Colli Piacentini (oltre ai Salumi Tipici Piacentini e al Grana Padano).
Da Tabiano è inoltre possibile raggiungere agevolmente, con escursioni guidate, le più importanti città d’arte della zona (Parma, Piacenza, Cremona, Pavia, Mantova e Sabbioneta) e le arene estive dei Festival Lirici (Busseto, Vigoleno, Fontanellato).

Quali sono i benefici dello Shiatsu



DOJO SHIATSU n.4 DSCF1780Il trattamento shiatsu non solo permette di ritrovare il proprio riequilibrio energetico ma insegna, mano a mano che si ricevono i trattamenti, ad ascoltare il proprio corpo giungendo ad una maggiore consapevolezza di sé stessi .

L’efficacia di un trattamento si basa non solo sulle capacità di chi esegue il trattamento ma anche sulla piena fiducia di chi riceve il trattamento. Se viene meno questo presupposto, chi riceve il trattamento non è in grado di rilassarsi e oppone una sorta di “resistenza” che ostacola e rende molto più difficoltoso la localizzazione del “blocco”.

Scopo principale di chi pratica lo shiatsu è quello di tracciare il percorso da seguire a colui che riceve il trattamento per ritrovare l’armonia attraverso un processo spontaneo di auto-guarigione.

Alla fine del trattamento ci si sente rilassati.

La chiave da trovare...

DOJO SHIATSU

Linee guida per una sana alimentazione italiana

DOJO SHIATSU
Più cereali, legumi, ortaggi e frutta
Questi alimenti sono importanti perché apportano carboidrati (soprattutto amido e fibra),ma anche vitamine, minerali ed altre sostanze di grande interesse per la salute. Inoltre icereali, e soprattutto i legumi, sono anche buone fonti di proteine.
Numerosi studi hanno dimostrato che un’alimentazione ricca in cereali, legumi, ortaggi e frutta protegge dalla comparsa di numerose malattie molto diffuse nei paesi sviluppati, in particolare diverse forme di tumore e malattie cardiovascolari (patologie delle arterie coronarie, ipertensione, infarto), cataratta, malattie dell’apparato respiratorio (asma e bronchiti), malattie dell’apparato digerente (diverticolosi, stipsi), ecc.
Il consumo di adeguate quantità di frutta e ortaggi assicura, inoltre, un rilevante apporto di nutrienti (vitamine, minerali, acidi organici) e nello stesso tempo consente di ridurre la densità energetica della dieta, sia perché il tenore in grassi e l’apporto calorico complessivo sono limitati, sia perché il potere saziante di questi alimenti è particolarmente elevato.

Perché dobbiamo consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta?
Perché apportano amido.
I cereali e derivati sono sempre stati nell’alimentazione italiana la fonte principale di carboidrati. In un'alimentazione equilibrata il 60% circa delle calorie della razione dovrebbe provenire dai carboidrati, dei quali almeno i tre quarti sotto forma di carboidrati complessi e non più del quarto restante sotto forma di carboidrati semplici.
L'importanza dei carboidrati deriva dal fatto che vengono assorbiti ed utilizzati dall'organismo facilmente e senza produrre scorie metaboliche, assicurando alle cellule un rifornimentodi glucosio e perciò di energia. L’amido richiede un certo lavoro digestivo per essere trasformato in glucosio, e per questo motivo viene assorbito più lentamente. Invece i carboidrati semplici vengono digeriti e assorbiti più facilmente.
Di conseguenza, la presenza contemporanea dei due tipi di carboidrati (semplici e complessi) nelle proporzioni indicate assicura all'organismo un rifornimento di energia costante e prolungato nel tempo, tale da evitare brusche variazioni del tasso di glucosio nel sangue (glicemia).
1. GLI ALIMENTI CHE APPORTANO CARBOIDRATI
I carboidrati complessi sono rappresentati essenzialmente da amido e fibre. Il primo (un composto costituito dall'unione di moltissime molecole di glucosio) è presente in buone quantità soprattutto nei cereali, nei legumi secchi e nelle patate.
La fibra alimentare si trova in quasi tutti i prodotti vegetali.
I carboidrati semplici invece sono costituiti da una o due molecole e sono per lo più dotati di sapore dolce, da cui il termine comune di "zuccheri".I più importanti sono il saccarosio, che si ottiene dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, il glucosio e il fruttosio contenuti nella frutta e nel miele e il lattosio contenuto nel latte.

Perché forniscono fibra
I cereali e derivati, i legumi, gli ortaggi e la frutta rappresentano inoltre buone fonti di fibra alimentare.
La fibra alimentare di per sé non ha valore nutritivo o energetico (se si eccettua la piccola quantità di energia proveniente dagli acidi grassi formatisi per fermentazione nel colon), ma è ugualmente molto importante per la regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell'organismo. Essa è costituita per la maggior parte da carboidrati complessi, non direttamente utilizzabili dall'organismo umano.
Alcuni di questi composti (cellulosa, emicellulosa e lignina) sono insolubili in acqua, e agiscono prevalentemente
sul funzionamento del tratto gastrointestinale, ritardando lo svuotamento gastrico e facilitando nell'intestino il transito del bolo alimentare e l'evacuazione delle feci. Invece altri composti (pectine, gomme e mucillagini) sono solubili in acqua - nella quale formano dei gel resistenti – e regolano l'assorbimento di alcuni nutrienti (ad esempio zuccheri e grassi) riducendolo e rallentandolo, contribuendo così al controllo del livello di glucosio e di colesterolo nel sangue.
La fibra insolubile è contenuta soprattutto nei cereali integrali, nelle verdure e negli ortaggi, mentre quella olubile è presente soprattutto nei legumi e nella frutta, anche se alcuni prodotti vegetali contengono entrambi i tipi di fibra.
La fibra alimentare facilita il raggiungimento del senso di sazietà, in quanto contribuisce ad aumentare il volume del cibo ingerito e a rallentare lo svuotamento dello stomaco. Inoltre sembra in grado di ridurre il rischio di insorgenza di alcune malattie dell'intestino (quali la diverticolosi del colon) e delle vene (quali le varici), nonchè di importanti malattie cronico-degenerative, quali in particolare i tumori del colon-retto (probabilmente per la diluizione di eventuali sostanze cancerogene, per la riduzione del loro tempo di contatto con la mucosa intestinale, e per altri meccanismi ancora da chiarire), il diabete e le malattie cardiovascolari (probabilmente regolando i livelli ematici di glucosio e di colesterolo).
L'introito raccomandato di fibra è intorno ai trenta grammi/giorno, quantità superiore a quella che attualmente si assume in Italia. Per raggiungere i livelli raccomandati è bene consumare più spesso alimenti ricchi in fibra (vedi box 2) invece di ricorrere a prodotti dietetici concentrati in fibra.
2. PRINCIPALI ALIMENTI RICCHI IN FIBRA
Legumi: fagioli, fave, ceci, lenticchie, piselli Cereali e derivati: pasta, biscotti, pane e cereali da colazione (soprattutto se integrali), prodotti da forno, orzo perlato Verdura e ortaggi: carciofi, cavoli, cicoria, carote, melanzane, barbabietole, funghi, agretti, finocchi
Frutta fresca: pere, mele, fichi, banane, kiwi, lamponi, fichi d’India, ribes Frutta secca in guscio: noci, nocciole, mandorle
Frutta essiccata: albicocche secche, fichi secchi, mele essiccate, uva passa, prugne secche, castagne secche.


FONTE: 
Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

Ricerca Usa: dilata i vasi sanguigni, bastano 15 minuti al giorno


E' scientifico: ridere fa bene al cuore

Uno studio dell’università
Ridere fa buon sangue, dice un vecchio proverbio. Ridere fa bene al cuore, conferma un'originale ricerca scientifica appena presentata a Orlando, in Florida, all’American College of Cardiology , l’appuntamento più importante dell’anno per i cardiologi di tutto il mondo. La risata è un vero e proprio farmaco, ci suggeriscono i ricercatori, con tanto di indicazioni. Dosaggio: una somministrazione di quindici minuti al giorno. Effetti: miglioramento della circolazione del sangue e prevenzione delle malattie cardiovascolari. Controindicazioni: nessuna. Una medicina che va bene per tutti, grandi e piccoli, uomini e donne. La terapia del sorriso non è una novità: tutti ormai conoscono la storia di Patch Adams, il medico americano con il naso da clown che prima ha intuito, poi trasformato in cura il potere benefico della risata.
SEQUENZE DI FILM Ora gli studiosi dell’Università del Maryland a Baltimora ci dicono che la risata è capace di stimolare l’espansione dell’endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni, favorendo così il passaggio del sangue, esattamente come succede con l’esercizio fisico. E lo dimostrano in un modo originale, ma scientifico: misurando con gli ultrasuoni il flusso sanguigno nell’arteria del braccio di venti volontari, prima e dopo la proiezione di due film, uno allegro e uno drammatico. Il primo, «King Pin», è una commedia dei fratelli Farrelly (quelli di «Tutti pazzi per Mary»), uscito in Italia soltanto in cassetta. E’ bastata una serie di gag fra un ex campione di bowling, senza la mano destra, e un Amish naturalmente portato al gioco, ma contrario per motivi religiosi, perché tutti i partecipanti all’esperimento, tranne uno, mostrassero arterie rilassate e un aumento del flusso di sangue per un tempo che andava dalla mezz’ora ai 45 minuti dopo la visione della pellicola. Esattamente l’opposto succedeva a quelle stesse persone quando assistevano alle sequenze, tanto spettacolari quanto violente, dello sbarco in Normandia con cui si apre il film «Salvate il soldato Ryan» di Spielberg: in quattordici dei venti spettatori volontari le arterie si restringevano e il flusso sanguigno si riduceva.

STRESS MENTALE - «Mediamente - ha precisato uno dei ricercatoriamericani, Michael Miller - il flusso aumenta del 22 per cento come conseguenza della risata e diminuisce del 35 per cento durante uno stress mentale. C’è una grande variabilità fra persona e persona, ma tutto quello che condiziona lo stato emozionale di un individuo ha un impatto importante sul cuore». L’endotelio è il punto di partenza dei processi che portano all’aterosclerosi, cioè all’indurimento delle arterie e al loro restringimento, situazioni che aumentano il rischio di infarto e di ictus. E se è vero che la risata aiuta a mantenere un endotelio sano, è immaginabile che possa ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. «La risata, come l’esercizio fisico - ha continuato Miller - stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche che hanno un effetto benefico sul sistema cardiovascolare. Le modificazioni che noi abbiamo visto nell’endotelio sono simili a quelle che si osservano come conseguenza dell’attività aerobica, ma senza i dolori, gli indolenzimenti e le tensioni muscolari associate a quest’ultima».
SENZA ASCENSORE - Se la risata appare efficace quanto l’esercizio fisico nello stimolare la salute dei vasi, questo non significa che si debba rinunciare all’attività fisica come sistema di prevenzione delle malattie cardiovascolari. «L’esercizio fisico - commenta Calogero Calcullo, coordinatore nazionale per la prevenzione dell’Associazione dei cardiologi del territorio - provoca una dilatazione diretta dei vasi sanguigni, a differenza della risata, dove sono i mediatori chimici, come le endorfine, ad avere l’effetto dilatante. A questo si aggiunge la funzione di allenamento sul muscolo e sulla capacità dell’emoglobina di trasportare ossigeno ai tessuti. L’esercizio fisico ha dunque un effetto più completo su tutto l’organismo». Una buona ricetta pratica per uno stile di vita salutare, suggeriscono i ricercatori, dovrebbe prevedere trenta minuti di attività fisica tre volte alla settimana e un quarto d’ora di risate al giorno. «E’ dimostrato che un’attività fisica regolare come il salire e scendere tre o quattro piani di scale al giorno - conclude Calcullo - riduce l’incidenza di malattie cardiovascolari del 10-15 per cento. Basterebbe, dunque, rinunciare all’ascensore per rischiare meno l’infarto».
Adriana Bazzi
Fonte: Corriere della Sera

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L'importanza della respirazione


L'IMPORTANZA DELLA RESPIRAZIONE

Tutti sappiamo per esperienza quanto sia importante respirare, ma in realtà quanto conosciamo la nostra respirazione? Per esempio, come respiriamo durante la nostra giornata? Come funziona l'atto respiratorio? Che cosa succede al nostro respiro quando proviamo uno spavento? Come respiriamo quando facciamo dell'attività fisica? 
Cerchiamo di rispondere a queste semplici domande:
  • Mi capita ogni tanto di sentire il bisogno di prendere un lungo respiro?
  • Il mio respiro è solitamente breve, come quello del cagnolino?
  • Mi accorgo ogni tanto di trattenere il respiro?
  • Quando mi muovo più velocemente mi viene il fiatone?
  • Quando faccio uno sforzo trattengo il respiro?
Se abbiamo risposto di sì ad almeno tre domande è il momento di cominciare a prendere confidenza con il nostro stile di respirazione, perché forse non tutti sanno che "ognuno di noi ha un suo stile personale per respirare".
Per conoscere meglio la respirazione dobbiamo iniziare un percorso che, partendo dall'osservazione del nostro stile personale di respirare, ci porterà alla conoscenza del respiro per migliorarlo attraverso semplici esercizi.
Osserviamo la nostra respirazione
Se notiamo, quando respiriamo, coinvolgiamo diversi organi, di questi ci accorgiamo tutte le volte che abbiamo un raffreddore, per esempio basta il naso chiuso per renderci conto dell'importanza di questa parte del corpo. Tali organi sono definiti "vie aeree" perché permettono di condurre l'aria ai polmoni, che rappresentano il vero e proprio organo respiratorio.
Attraverso la respirazione apportiamo ossigeno al nostro corpo ed espelliamo le sostanze tossiche che abbiamo prodotto. Sia il corpo sia la mente, per ben funzionare, hanno bisogno si ossigeno. Ma attenzione, l'ossigeno non può essere immagazzinato, deve essere rifornito continuamente ed in modo regolare, per questo dobbiamo poter respirare bene!
Possiamo affermare che per produrre e mantenere costante l'energia di base di cui nostro corpo ha bisogno, ci serve ossigeno che assumiamo con la respirazione. Solo così tutti i nostri organi, compreso il cervello e l'insieme di tutte le cellule, possono vivere. Quindi 
RESPIRARE BENE E' MOLTO IMPORTANTE!
Purtroppo la maggior parte di noi utilizza soltanto un terzo delle reali capacità respiratorie a disposizione.
Cosa ci impedisce di respirare bene
Se respirassimo meglio saremmo più sani, più forti e anche più sereni.Quante volte, infatti, utilizziamo nelle nostre espressioni giornaliere frasi del tipo: "tirare un sospiro di sollievo, respirare a pieni polmoni, prendere una boccata d'aria, sentirsi soffocare, restare col fiato sospeso" ?Sono tutte frasi che ci riconducono direttamente ai nostri stati d'animo.
Respirare contro lo stress
Spesso ci capita di sentirci stanchi, svogliati, intorpiditi o, come sovente diciamo, ci sentiamo "stressati". Quando un'emozione è esagerata rispetto allo stimolo esterno, significa che nel corpo e nella mente non c'è sufficiente ossigeno. E' l'ossigeno che premette al cervello di lavorare e se scarseggia il sangue deve affluire più velocemente.Nel frattempo si perde lucidità ed il nostro umore ne risente. Inoltre, a causa di un'inadeguata respirazione, nel sangue stesso ristagnano pericolose tossine che danneggiano le nostre funzioni vitali. In questo stato, siamo fragili fisicamente e vulnerabili emotivamente.
Come fare?
Una vera e propria formula non esiste, ma da sempre l'uomo ha cercato di migliorare e potenziare la respirazione per trarne benessere.La mancanza di moto è una delle principali cause di carenza di ossigeno nel sangue, ma anche quando si pratica uno sport è bene eseguire una respirazione corretta. In questo caso è bene farsi consigliare da istruttori esperti e qualificati.Possiamo affermare che per abituarci a respirare bene, è fondamentale la pratica di corrette tecniche respiratorie unite ad un costante allenamento, per ripetere semplici esercizi che col tempo possono rivelarsi molto utili.
Gli atti respiratori sono fondamentalmente due:
  • l'inspirazione
  • l'espirazione seguita
Comunemente la respirazione s'identifica in quattro tipologie:
  • respirazione alta, che è quella che utilizziamo nelle attività sedentarie: è una respirazione veloce e poco profonda, è inviata aria soltanto nella parte alta dei polmoni;
  • la respirazione media, permette di immettere una quantità leggermente superiore di aria perché entra in gioco anche la parte mediana dei polmoni;
  • la respirazione bassa è quella che facciamo dal medico quando ci dice di fare un bel respiro e quindi i polmoni sono coinvolti in modo più esteso;
  • la respirazione totale, che coinvolge integralmente i polmoni e tutti i muscoli della gabbia toracica
Non sempre adoperiamo la respirazione totale, quindi ecco un semplice esercizio per abituarsi a respirare profondamente.
Il respiro totale
1.
Inspiriamo lentamente dal naso, pensando di portare l'aria fino sotto l'ombelico. In questo modo riempiamo di aria la parte inferiore dei polmoni e contemporaneamente lo stomaco comincerà ad elevarsi come un palloncino.
2.
Senza interrompere il respiro, continuiamo ad elevare lo stomaco ed espandiamo la cassa toracica riempiendola d'altra aria.
3.
Infine, facciamo in modo che il respiro riempia anche la parte superiore dei polmoni, sollevando ancora la gabbia toracica. Tutto questo va fatto senza esagerare né forzare, in cinque secondi circa.
4.
Ora tratteniamo per qualche secondo l'aria, per dare ai polmoni il tempo di assorbire tutto l'ossigeno contenuto nell'aria che abbiamo appena respirato. Con il tempo potremo prolungare questo tempo
5.
Cominciamo a mandare fuori l'aria seguendo il percorso inverso. Iniziamo con il contrarre dolcemente la parte inferiore dello stomaco per spingere fuori l'aria che trascinerà con sé tutta la rimanente. Mentre la parte inferiore dei polmoni si svuota, la cassa toracica si sgonfia lentamente. Tutto deve avvenire con molta lentezza e pazienza.
6.
Ora possiamo fare una piccola pausa, prima di iniziare una nuova respirazione.
7.
Con il tempo diventeremo esperti e riusciremo nell'esercizio con facilità.
Il respiro da scavatore
1.
Mettiamoci in piedi con le gambe divaricate senza esagerare.
  

2.
Mettiamoci in piedi con le gambe divaricate senza esagerare.
3.
Ora tratteniamo il respiro, sempre tenendo le braccia in alto, ci allunghiamo leggermente all'indietro, per allungare la colonna vertebrale.
 
4.
Ci flettiamo in avanti, portando la testa all'altezza delle ginocchia e cominciamo a mandare fuori l'aria a piccoli soffi, a ogni soffio le braccia scendono un po' di più fra le gambe.
5.
Quando abbiamo svuotato tutta l'aria iniziamo a inspirare risalendo piano e ripetiamo il tutto dall'inizio.
Questo è un esercizio molto semplice ed assomiglia a quelli che si fanno spesso in palestra. Si può adottare e ripetere ogni volta che abbiamo bisogno di "ossigenarci" per riprendere al meglio il nostro lavoro.
Curiosità
  • Quando facciamo un'inalazione contro il raffreddore, ricordiamo che è bene respirare nella seguente maniera: inspiriamo lentamente dalla bocca ed espiriamo dal naso, poi alterniamo, inspiriamo dal naso ed espiriamo dalla bocca
  • L'uomo adulto, a riposo, assorbe in media 400-500 litri di ossigeno nelle 24 ore ed espelle 300-400 litri di anidride carbonica.
  • Nell'uomo adulto la frequenza degli atti respiratori è di 16-20 al minuto
A cura del Prof. Mario Testi 
Testo della Dott.ssa Marisa Antollovich
 
Psicologa, Psicoterapeuta 
Psicologa dello sport